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Finestre a risparmio energetico e bollette del riscaldamento: cosa guadagnerete prima dell’inverno?

08.10.2025

Quando arrivano i mesi più freddi, molte famiglie iniziano a sentire la tensione nel bilancio familiare: le bollette del riscaldamento più elevate ricordano che l’isolamento dell’edificio è fondamentale. Spesso però dimentichiamo che le pareti, il tetto o il pavimento non sono tutto: sono proprio le finestre a diventare uno dei punti più deboli nella zona di confine tra l’interno e l’aria fredda esterna. Anche le pareti ben isolate perdono di significato se gli infissi lasciano passare il calore, generando correnti d’aria, raffreddando la superficie intorno alle finestre e causando perdite di energia.

Pertanto, prima dell’inverno, vale la pena considerare la questione in modo completo: la sostituzione delle finestre con finestre a risparmio energetico, la loro corretta selezione, la corretta installazione e la manutenzione periodica possono portare a notevoli risparmi, oltre a migliorare il comfort degli utenti. Di seguito cercheremo quindi di analizzare in dettaglio il potenziale di guadagno offerto dalla modernizzazione dei serramenti, gli aspetti tecnici da considerare, i parametri decisivi e cosa fare affinché l’investimento si ripaghi nel giro di pochi anni.

Finestre a risparmio energetico: cosa sono e come riconoscere quelle veramente efficaci?

Le finestre a risparmio energetico sono soluzioni moderne di serramenti, progettate per ridurre al minimo la dispersione di calore dall’interno dell’edificio e allo stesso tempo impedire il surriscaldamento degli ambienti durante il periodo estivo. Il loro compito è quello di creare una barriera ermetica tra l’interno e l’ambiente esterno, in modo che la temperatura all’interno della casa rimanga stabile e il sistema di riscaldamento o di climatizzazione funzioni in modo molto più efficiente. Di conseguenza, il proprietario dell’edificio ottiene un risparmio reale sulle bollette energetiche e l’edificio stesso ottiene un miglior bilancio energetico.

Una caratteristica distintiva di queste finestre è il bassissimo coefficiente di trasmissione termica Uw, che determina la quantità di energia che “sfugge” attraverso l’intera struttura. Più basso è il valore, migliore è l’isolamento: per questo motivo i modelli con Uw compreso tra 0,8 e 1,0 W/m²K sono oggi considerati lo standard nelle case a risparmio energetico, mentre quelli inferiori a 0,8 W/m²K sono lo standard nell’edilizia passiva.

Altre caratteristiche importanti delle finestre ad alta efficienza energetica sono, tra le altre:

  • Vetri multistrato (a 3 vetri e, sempre più spesso, anche a 4 vetri),
  • Guarnizioni di alta qualità che impediscono il passaggio dell’aria,
  • Profili delle finestre progettati per garantire un adeguato isolamento,
  • Ferramenta adeguata e il cosiddetto telaio caldo,
  • Corretto montaggio che elimina eventuali perdite.

Vale anche la pena ricordare che la falegnameria è solo una parte del puzzle: l’efficienza energetica di un edificio è determinata anche dal suo progetto, dall’orientamento rispetto ai punti cardinali, dal tipo di isolamento delle pareti e dal sistema di ventilazione. Solo un approccio globale consente alle finestre a risparmio energetico di svolgere appieno la loro funzione: garantire il comfort termico, ridurre il consumo di energia e consentire di godere del calore in casa per tutto l’inverno.

Come le finestre influiscono sulla dispersione di calore: termica e bollette

La dispersione di calore attraverso le finestre è dovuta principalmente alla conduzione, alle correnti d’aria (infiltrazioni) e alla radiazione. Il parametro più semplice che determina la quantità di calore che fuoriesce dalla finestra è il coefficiente di trasmissione termica Uw. Per l’intera finestra (telaio + ante + guarnizioni) questo valore dovrebbe essere il più basso possibile: minore è, migliore è l’isolamento.

In pratica, il coefficiente di trasmissione termica più basso possibile è determinato da tre fattori principali:

  • l’isolamento del vetro (parametro Ug),
  • l’isolamento del telaio della finestra (Uf),
  • i ponti termici nel punto di contatto tra il vetro e il telaio.

Le finestre moderne utilizzano vetri multipli, spesso a tre o quattro strati, riempiti con argon o kripton, con rivestimenti a bassa emissività e distanziatori termici: tutto ciò riduce il parametro Ug ed elimina le perdite di calore. I profili multicamera, i telai in materiali isolanti e le guarnizioni di alta qualità sono ulteriori elementi che impediscono la conduzione di calore attraverso il telaio.

Quanto possiamo guadagnarci? In una casa ben isolata, la sostituzione delle finestre tradizionali con finestre moderne a risparmio energetico può ridurre il fabbisogno di calore anche del 10-20%. Ciò può tradursi in un risparmio concreto di centinaia di euro all’anno in un edificio di medie dimensioni.

Scelta delle finestre: a cosa prestare attenzione affinché l’investimento abbia senso?

Prima di decidere quali finestre acquistare, vale la pena considerare questa scelta non come un semplice acquisto, ma come un investimento ponderato nel comfort e nel risparmio energetico. Una finestra a risparmio energetico è, in fin dei conti, un sistema composto da molti elementi che interagiscono tra loro: profilo, vetri, guarnizioni e metodo di montaggio. Solo la loro sinergia garantisce reali vantaggi finanziari e termici.

Il parametro fondamentale a cui prestare attenzione è il già citato coefficiente di trasmissione termica Uw. È proprio questo che determina quanta energia fuoriesce attraverso l’intera finestra, e non solo attraverso il vetro. I produttori spesso mettono in evidenza il coefficiente Ug (relativo al solo pacchetto vetri), ma è il valore Uw che determina il risparmio effettivo. Per le case a basso consumo energetico è quindi consigliabile scegliere modelli con Uw inferiore a 0,9 W/m²K.

Un altro elemento importante è il numero di vetri e le loro caratteristiche. Gli standard attuali prevedono vetri tripli, spesso con rivestimento a bassa emissività, che riflette il calore all’interno della stanza, limitando le perdite di energia in inverno. Il riempimento aggiuntivo dello spazio tra i vetri con gas nobili, come l’argon o il kripton, migliora l’isolamento anche di oltre il 10%.

Anche il materiale del profilo è importante. Le finestre in PVC con struttura multicamera offrono un ottimo rapporto qualità-prezzo in termini di parametri termici, mentre quelle in legno garantiscono un microclima naturale e un’estetica raffinata, a condizione che siano sottoposte a una corretta manutenzione. L’alluminio, invece, grazie all’uso di distanziatori termici, è ideale per gli edifici moderni con ampie vetrate.

L’efficienza termica è influenzata anche dai distanziatori: i cosiddetti “distanziatori caldi” riducono il rischio di ponti termici nel punto di contatto tra il vetro e il profilo. Altrettanto importanti sono le guarnizioni, preferibilmente in EPDM o TPE flessibile, che garantiscono la tenuta, impediscono le correnti d’aria e migliorano l’acustica degli interni.

Quando si scelgono finestre a risparmio energetico, non si può trascurare la questione dell’installazione. Anche il prodotto più costoso perderà le sue proprietà se installato in modo errato. Pertanto, vale la pena investire nel cosiddetto montaggio a caldo, ovvero l’installazione in uno strato di isolamento con l’uso di nastri a tenuta di vapore e permeabili al vapore, che eliminano le perdite di calore nella zona di contatto tra la finestra e la parete.

Infine, prestiamo attenzione alle certificazioni e alle norme di qualità. I marchi CE, le dichiarazioni di conformità alla norma PN-EN o le raccomandazioni di istituti come Passive House testimoniano l’affidabilità dei test e l’alta qualità della lavorazione.

Installazione: il momento in cui si manifesta la maggior parte delle perdite

Come già accennato, anche le finestre migliori non svolgono la loro funzione se vengono installate con negligenza. Gli errori di montaggio più comuni sono principalmente la mancanza di attenzione allo strato isolante, la formazione di ponti termici, una sigillatura inadeguata tra il telaio e il muro o l’omissione dello strato di barriera al vapore. Di conseguenza, anche finestre di ottima qualità possono lasciar passare l’aria, generando correnti d’aria e perdite di calore.

Nell’edilizia a risparmio energetico si utilizza quindi il montaggio a caldo, ovvero l’inserimento del telaio nello strato isolante (ad esempio in schiuma PUR o colla termoisolante) e non direttamente nel muro. In queste zone si utilizzano nastri espansivi o barriere al vapore per garantire un passaggio strutturale a tenuta stagna. Il produttore di finestre e l’installatore dovrebbero quindi avere esperienza in questo tipo di installazioni, poiché sono loro a determinare se i parametri dichiarati saranno realizzabili nella pratica.

Le buone pratiche comprendono anche il controllo della geometria dei telai, l’allineamento e il livellamento professionali, la sigillatura frontale e interna e la regolazione finale degli accessori dopo il montaggio. Il montaggio è una fase che un buon installatore non può trascurare o sottovalutare.

Manutenzione e preparazione delle finestre prima dell’inverno

Prima dell’arrivo delle prime gelate, vale la pena prendersi cura delle condizioni tecniche dei propri serramenti: si tratta di una spesa modesta, ma che può aumentare significativamente l’efficienza energetica.

Il primo passo è ovviamente quello di pulire accuratamente le finestre: sporco, polvere, residui di vernice o sporcizia sui profili e sui telai possono danneggiare i rivestimenti e comprometterne la tenuta. In questo caso è fondamentale utilizzare prodotti adeguati (delicati, senza solventi aggressivi). Successivamente, è opportuno regolare gli accessori e la forza di pressione: spesso gli accessori hanno una modalità invernale che aumenta l’aderenza dell’anta al telaio, migliorando così la tenuta. Il montaggio e la regolazione delle cerniere, la sigillatura e l’eventuale serraggio delle viti devono essere controllati prima dell’arrivo del freddo.

La fase successiva consiste nella lubrificazione degli accessori con un leggero lubrificante al silicone o un prodotto specifico dei produttori di sistemi per finestre. La lubrificazione riduce l’attrito, prolunga la durata e garantisce la fluidità del movimento. Infine, non dimentichiamo le guarnizioni: a tal fine è necessario controllare lo stato degli elementi in gomma, rimuovere lo sporco, applicare prodotti per la manutenzione delle guarnizioni (in modo che mantengano la loro elasticità) e sostituire quelle danneggiate. Sono proprio le guarnizioni il punto nevralgico dell’ermeticità di una finestra.

Risparmio e ritorno sull’investimento: quanto si può guadagnare?

Consideriamo infine i numeri. Ipotizziamo una casa con una superficie utile di 150 m², con finestre che occupano 20 m². Con le vecchie finestre con un coefficiente Uw ≈ 1,8 W/(m²K) e le nuove finestre a risparmio energetico con Uw ≈ 0,9 W/(m²K), la riduzione delle perdite può arrivare fino alla metà. In pratica, il consumo di calore diminuisce in modo proporzionale, il che si traduce in costi di riscaldamento inferiori.

Se la stagione di riscaldamento costa, per questa casa, ad esempio 8.000 PLN all’anno, un risparmio del 15-20% comporta un risparmio di 1.200-1.600 PLN all’anno. A seconda del costo delle finestre e dell’installazione, il ritorno sull’investimento può avvenire nell’arco dei successivi 5-10 anni.

Ma questi non sono gli unici vantaggi della sostituzione dei serramenti. Ulteriori benefici sono infatti un funzionamento molto meno intenso della caldaia, riparazioni meno frequenti dell’impianto di riscaldamento, zone più calde vicino alle finestre, migliore acustica, minor rischio di condensa e muffa nelle zone vicino alle finestre.

Inoltre, negli edifici ristrutturati, i costi dell’investimento possono essere parzialmente compensati grazie a programmi di sovvenzioni e agevolazioni, che vale sicuramente la pena verificare nelle normative locali.


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